DESTINO E LIBERO ARBITRIO

Il destino e il libero arbitrio

Costellazioni familiari Milano

Coaching spirituale

Il destino fa paura.

Quando pensiamo al concetto di destino inevitabilmente ci sovvengono alla mente eventi terribili e dolorosi.

Siamo infatti soliti dire “che destino terribile” e “è andato incontro ad un destino bruttissimo”

Il destino si veste di un colore oscuro e ricorda quel binario obbligato e spesso tragico che siamo destinati a percorrere, nostro malgrado.

Di contro, difficilmente si pensa al destino come a qualcosa di bello, positivo. E’ infatti molto meno frequente ascoltare affermazioni quali “che meraviglioso destino  ha avuto!”

Si pensa infatti al destino come ad una sorta di carnefice, pronto ad obbligarci ad eventi di sofferenza, mentre la bellezza della vita viene attribuita ad un colpo di fortuna, oppure alla nostra capacità di realizzare successi.

“com’è stato fortunato!” oppure “ha saputo crearsi una bella vita!” sono frasi ricorrenti, che smorzano in noi la paura del destino.

Ma il destino è davvero un qualcosa di ineluttabile a cui siamo destinati e che necessariamente crea dolore?

Chiaramente no.

Innanzitutto c’è da definire cosa sia il destino, ma per farlo dobbiamo spiegare che cosa sia il progetto di incarnazione.

Il progetto di incarnazione

L’anima sceglie di incarnarsi per sciogliere i nodi del karma e per acquisire sempre maggiori consapevolezze. Infatti la nostra dimensione è una sorta di scuola, nella quale è possibile sperimentare esperienze ed apprendere conoscenze fondamentali per la nostra evoluzione animica.

Dunque, nasciamo con un Senso. La nostra stessa vita ha un Senso e nulla capita mai a caso.

Iniziare a pensare che la nostra intera esistenza sia provvista di un senso e sia al servizio della nostra evoluzione cambia l’approccio alla vita.

Se c’è un Senso significa che tutto è mosso dall’Anima, da un’energia più grande e più saggia di noi. Anche gli eventi brutti e dolorosi sono in realtà mossi dalla volontà di apprendere, di comprendere e di elevarci come individui, sul cammino dell’Anima.

Dunque, prima di nascere scegliamo il nostro progetto d’anima, gli insegnamenti a cui vorremo aprirci e ci accordiamo con altre anime per esserci reciprocamente utili nel nostro cammino di apprendimento.

Tutti coloro che incontriamo e con cui stringiamo un’amicizia o una relazione o un qualunque rapporto personale o professionale sono anime che si sono prestate per i nostri apprendimenti, mosse da infinito amore per noi.

Anche i “nemici” lo sono. Anzi, spesso sono coloro che più ci consentono di accedere alle prove dell’esistenza e dunque ci offrono l’opportunità di evolvere.

Se qualcuno nella nostra vita è una “spina nel fianco” sicuramente ha scelto di aiutarci ad apprendere un insegnamento ostico, per noi complesso ma allo stesso tempo essenziale.

Lo stesso possiamo dire di tutte quelle situazioni che ci creano disagio o problemi. Anch’esse stanno cercando di insegnarci qualcosa.

Ma a questi rapporti e a questi eventi siamo destinati???

Ad alcuni si. Siamo destinati.

Ci sono eventi che non possiamo evitare, perché sono stati decisi prima della nostra nascita.

Alcuni incontri o alcuni accadimenti sono ineluttabili. Andiamo verso di loro.

Questo è parte del destino di ognuno di noi, che dipende da come abbiamo giocato le nostre carte nelle vite precedenti.

Immaginiamo di aver sperperato molto denaro nelle ultime incarnazioni e dunque di non aver onorato l’energia dell’abbondanza che la vita ci dona.

Sperperare il denaro equivale a sperperare l’energia vitale che ci viene concessa.

In questa vita magari ci saremo proposti di smettere di sperperare denaro, ma per farlo dovremo andare incontro ad un destino di perdite ingenti e magari di privazioni, che ci consenta di accorgerci dell’importanza e della sacralità dell’abbondanza e che ci induca a rispettarla e onorarla.

E dunque, nel nostro destino ci sarà un necessario fallimento.

Lottare contro il destino

Quando un evento ci viene incontro perché è destinato a noi, quando si manifesta nella nostra vita e si fa realtà, l’unica cosa che possiamo fare è accoglierlo.

Accogliere ciò che c’è è a volte complesso. Ci ribelliamo.

Non possiamo accettare che certi fatti o eventi accadano a noi. Ma poi perché proprio a noi?

Non possiamo comprendere le motivazioni spirituali di un evento finché non accettiamo di accoglierlo nella nostra esistenza, finché non gli facciamo spazio in noi, per quanto difficile possa essere.

Cercare di allontanare o rifiutare un evento a cui siamo destinati non farà altro che rafforzarne l’energia, prolungarne l’esistenza e condannare noi stessi alla ripetizione dell’esperienza.

Quindi siamo totalmente inermi dinanzi agli eventi a cui siamo destinati?

Assolutamente no!

Non siamo mai impotenti di fronte ai fatti della vita, ma anzi possiamo scegliere di assecondarla e così facendo trasformare in maniera positiva il nostro destino, costruire un destino migliore!

Dunque, sebbene alcuni fatti siano a noi destinati, allo stesso tempo possiamo scegliere di fluire con la vita e così facendo facilitarci la navigazione.

In questo modo molti eventi si trasformeranno con facilità, altri semplicemente esauriranno la loro energia, altri ancora continueranno a permanere nella nostra vita ma noi impareremo a gestirli e smetteremo di subirne le conseguenze.

Questo è il potere del nostro libero arbitrio.

La capacità di scegliere è infatti essenziale per volgere al meglio gli eventi a cui siamo destinati e per attrarre a noi una vita felice, attraverso la risoluzione del karma.

Il nostro libero arbitrio, ovvero la nostra capacità di scegliere può essere messa al servizio della nostra felicità nei seguenti modi:

  • Scegliere di accogliere gli eventi, smettendo di guerreggiare con la vita
  • Essere propositivi e fluire con gli eventi, aprendoci alle soluzioni migliori
  • Imparare ad aspettarci il Meglio, certi che la vita non sia nostra nemica ma soltanto una buona insegnante.

Il destino è solo una via, sta poi a noi trasformare questa via e renderla il nostro successo! Così facendo smetteremo di considerare il destino come un carnefice e di temerlo, ma impareremo a danzare con lui, la danza più bella!

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